Poche ore sono passate dallo scoccare della mezzanotte e dall’inizio del nuovo anno e le novità non hanno tardato ad arrivare.
Il 2023 si prospetta già un anno all’insegna dell’inflazione, che continua a stringere la morta sulle famiglie, sulle aziende e sui trasporti.
Secondo alcuni dati del Codacons, i rincari raggiungeranno un tetto di circa 2400 euro per famiglia da suddividere in: Alimentari (+507 euro), Trasporti (+490 euro), Servizi-Ristorazione (+76 euro), Rc Auto (+18 euro), Mutui (+1.260 euro), Telefonia (+30 euro)m, Banche (+9 euro), Tasse-Imposte locali (+45 euro).
Per un totale di 2.435 euro al netto di possibili rincari delle bollette di luce e gas.
Insomma l’anno appena cominciato sembra essere segnato da costi maggiorati e da rincari sulla vita e più nel dettaglio
Per i trasporti:
Il 2023 si apre con una stangata non indifferente per il settore dei trasporti - pubblici e privati - con il definitivo addio al taglio delle accise, gli incrementi dei costi dei pedaggi autostradali e in molte città anche con l’aumento dei biglietti del servizio pubblico o dello sharing.
Tasto dolente per tutto il 2022 e ora per il 2023: la benzina.
Si stima un aggravio della spesa in media pari a 366 euro annui a famiglia come effetto dell'eliminazione del taglio alle accise sui carburanti.
In precedenza questa misura aveva permesso una riduzione dei prezzi, inclusi di Iva, di 30,5 centesimi di euro, poi ridotto a 18,3 centesimi.
Indipendentemente dall’andamento dei listini alla pompa nel corso del 2023, la maggiore spesa solo per il rialzo delle accise sarà quindi pari a 366 euro, se si considera una media di due pieni di carburante a famiglia.
Da considerare anche la questione pedaggi autostradali: come noto sulla rete Aspi sono aumentati del 2% dall'1 gennaio, con un ulteriore rincaro dell'1,34% a partire da luglio 2023.
Secondo le stime, la tratta Roma - Milano avrà un costo di 47,3 euro, per poi raggiungere 48 euro a luglio, con un aumento di 1,5 euro, rispetto ai 46,5 euro del 2022.
E così via per Napoli - Milano 59,7 euro (60,5 euro a luglio, +1,9 euro), per Bologna-Taranto sale da 55,1 euro a 56,1euro del 2023 (56,9 euro da luglio, +1,8 euro).
E non è finita qui…
Sui trasporti gli italiani andranno incontro ad una vera e propria stangata nel corso del 2023, con i consumatori chiamati a pagare il conto della crisi economica in atto.’
Nel nuovo anno rincari anche per i prezzi dei biglietti dei bus cittadini: a Napoli il biglietto costa già da qualche mese 1,20 euro a discapito di 1 euro del 2022; a Milano il biglietto costa oggi 2,20 euro, con un aumento di 20 centesimi. A Parma l'aumento è di 10 centesimi con il costo del biglietto di corsa semplice che passa da 1,50 euro a 1,60 euro. A Ferrara il costo dei bus passa da 1,30 a 1,50 euro, mentre a Foggia dal prossimo marzo il biglietto semplice costerà 1 euro (dieci centesimi in più ). Per concludere con la Capitale dove il costo del biglietto subirà un aumento di circa il 33% passando da 1,50 euro a 2.
Insomma il 2023 è iniziato già con una serie di bilanci economici che non lasciano ben sperare, ma non è mai troppo tardi per risparmiare e aiutare l’ambiente contemporaneamente. Come?
Partire con l’elettrico è fondamentale per ridurre l’inquinamento e le spese ma anche i servizi di car pooling e car sharing restano valide soluzioni per viaggiare in compagnia, ridurre il traffico su ruote e risparmiare sui viaggi. E non dimentichiamoci di SiWeGO, la nostra start up innovativa che fa della salvaguardia dell’ambiente e del risparmio per i cittadini il proprio leit motiv, permettendovi di consegnare merci ammortizzando sui costi di viaggio o di spedire risparmiando.
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