A due giorni dalla chiusura della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27) è sempre più palese quanto l’azione sul clima sia sempre più necessaria e il coinvolgimento dei leader mondiali sempre più attivo.
Già nel 2015 con l’Accordo di Parigi la Commissione Europea ha illustrato le priorità per trasformare l’UE in una società che «nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra», mostrandosi consapevole del fatto che, per raggiungere tale ambizioso obiettivo, occorrerà in particolare «il contributo del trasporto stradale, ferroviario, aereo e per vie navigabili», e cioè di settori ai quali è oggi attribuibile «un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE».
Dal momento che il settore dei trasporti è ancora largamente dipendente dai combustibili fossili, nel percorso verso la neutralità climatica, l’obiettivo primario deve essere la diffusione e l'uso di combustibili alternativi a basse o zero emissioni di carbonio e la conseguente sostituzione dei sistemi basati sull’utilizzo di combustibili fossili con sistemi non climalteranti.
L’utilizzo di carburanti alternativi a zero impatto ambientale prevede: l’elettricità, l’idrogeno, l’ammoniaca, a sostegno di forme di mobilità zero-carbon; i combustibili rinnovabili da biomassa, i biocarburanti, i combustibili sintetici e paraffinici prodotti da energia rinnovabile, e, infine, il gas naturale in forma gassosa e liquefatta (GNC e GNL) e il gas di petrolio liquefatto (GPL), derivanti da fonti fossili, ma comunque in grado di contribuire alla decarbonizzazione del settore, quantomeno in una fase transitoria.
Per quanto riguarda il trasporto di merci e persone a breve-media percorrenza l’elettrico resta la migliore soluzione, mentre per le lunghe percorrenze il discorso diventa ben più complesso.
La transizione ecologica e l’utilizzo dell’elettrico sulla consegna merci a lunga distanza, necessita di potenze e di tempi di ricarica significativi, pertanto, una soluzione tecnicamente valida e praticabile è rappresentata dall’utilizzo di altri carburanti alternativi, quali il biometano, i biocombustibili avanzati, i combustibili sintetici, che possono fornire un contributo all’abbattimento delle emissioni di CO2 e che consentono di utilizzare le infrastrutture esistenti.
Le sfide più impegnative in materia di decarbonizzazione riguarderanno certamente i settori del trasporto aereo e del trasporto marittimo, a causa dell’attuale mancanza di tecnologie a basse o zero emissioni pronte per il mercato, dei lunghi cicli di sviluppo e di vita degli aeromobili e delle navi e, soprattutto, dei significativi investimenti necessari in attrezzature e infrastrutture di rifornimento.
Resta quindi necessario potenziare le infrastrutture per il trasporto e stimolare l’utilizzo di realtà, come quella di SiWeGO, che prediligono una mobilità sostenibile, agendo sull'impatto ambientale e riducendo i costi per chi spedisce e per chi trasporta.
SiWeGO // Smart Eco Transport
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