La sostenibilità ambientale è un argomento molto importante in questi anni ma quali sono le città italiane più green?
Crescono le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) in tutti i principali centri urbani d’Italia, mentre le polveri sottili PM10 scendono al Sud ma sono in salita al Nord. E anche se i valori medi annuali restano entro i limiti in tutta la penisola, sono ancora molte le città che superano più di 35 volte il limite giornaliero del PM10 nell’arco di un anno.
I dati dell’aria legata alla mobilità urbana confermano che la rivoluzione ha subito uno stop. I trasporti restano un nodo ancora difficile da sciogliere oltre che una delle principali fonti di inquinamento, e la pandemia non ha facilitato il trasporto pubblico, che ancora stenta a riprendersi. Tutto ciò emerge dalla 6° edizione del rapporto Mobilitaria 2023, curato da Cnr e da Kyoto Club.
Emissioni urbane: un anno di numeri
Rispetto al 2021, i maggiori aumenti di NO2 si sono verificati a Palermo (24%), Bari e Catania (10%), Messina (9%), Napoli (8%), Firenze (6%). In controtendenza sono le città di Reggio Calabria (-25%), Cagliari (-18%), Bologna (-4%) e Milano (-3%). Bari, Catania, Messina, Napoli e Palermo sono poi le uniche a registrare peggioramenti in tutte le categorie analizzate da Mobilitaria 2023: valori medi, valori di traffico e valori di fondo.
Tra le 14 città italiane considerate nel rapporto, la situazione più critica sugli sforamenti giornalieri di PM10 si riscontra nella città di Torino con 98 superamenti sui 35 massimi stabiliti per legge. Segue Milano con 84, Venezia con 70, Cagliari con 70. Napoli e Roma, seppure di un solo giorno, superano anch’esse la soglia.
Buone notizie arrivano dal fronte degli NO2: nonostante gli aumenti, rispetto al 2019 si registrano valori inferiori. Cagliari segna -42%, -29% a Reggio Calabria, -21% a Roma. Al contrario, sulle polveri sottili si è già sopra i livelli pre-pandemici in molti casi. A Torino, Firenze, Milano e Bologna sono state rilevate concentrazioni di PM10 maggiori rispettivamente del 10% per le prime due, 9% e 4%.
Fin qui il quadro contemporaneo sembra essere chiaro. Ma cosa si prospetta per il 2030 e per gli obiettivi sulla decarbonizzazione dei trasporti? Mobilitaria 2023 elabora un indice sintetico del deficit di mobilità sostenibile per le 14 città metropolitane. La migliore è Milano con un deficit del 32%, la peggiore Catania con -76%. Tra i criteri utilizzati, l’offerta del tpl e la sua qualità in termini di emissioni, lo sviluppo della mobilità attiva e di quella condivisa, la riduzione del tasso di motorizzazione e la ripartizione modale.
Confidando in un futuro privo di emissioni e un ambiente più salutare, SiWeGO mette in pratica i proprio principi di ‘sostenibilità’ promuovendo il principio dello sharing e riducendo il traffico su ruote.
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