Negli ultimi decenni, con una sempre maggiore attenzione alla tematica della sostenibilità ambientale, il progresso in ambito di trasporti sostenibili è stato elevato, dalle auto elettriche fino a navi ed aerei a basso impatto ambientale.
L’inquinamento atmosferico è causato dalla sommatoria di emissioni nocive provenienti da varie fonti, ma certamente i mezzi di trasporto e la loro frequenza d’uso concorrono per una buona percentuale agli squilibri climatici. Utilizzare mezzi di trasporto sostenibili è dunque l’unica soluzione perseguibile.
Bicicletta: il mezzo di trasporto sostenibile per eccellenza
La bicicletta è il mezzo sostenibile in tutti i sensi: economica e più accessibile ad un ampio range di persone, sostenibile nei materiali utilizzati (quando lo si vuole), priva di motore inquinante o elettrica.
Un po’ di storia sulle origini della bicicletta
Nata nel 1791 dal primissimo modello francese chiamato “celerifero” (da verificare la veridicità di questo prototipo) e ufficialmente nel 1816 con il comprovato modello, con sterzo, realizzato da Karl Drais, denominato, draisina, la bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più antichi e sostenibili. Quest’ultimo modello non riuscì però a sostituire completamente i cavalli ma nel 1838, dopo svariati tentativi, si arrivò al velocipede da parte dello scozzese Kirkpatrick Mac Millan. La ruota anteriore di questo modello era più piccola di quella posteriore, ma col tempo si fece sempre più grande fino ad arrivare al celebre modello Ariel, progettata a Coventry. Era molto scomoda per via della sua altezza e non adatta a tutte le persone. Fu usata però anche per lunghi viaggi. Nel 1884, John Starley, nipote di uno degli inventori della Ariel, produsse la bicicletta “sicura” e la più simile ai modelli attuali. Furono poi apportate migliorie nel corso del tempo, addirittura si arrivò alla bici smontabile.
Alcuni esempi di modelli di bici sostenibili
Esistono molti modelli di bici innovative e sostenibili, soprattutto realizzate negli ultimi anni per venire incontro alle esigenze ambientali e climatiche.
Ecco alcuni esempi:
– Air Purifier Bike (in fase di produzione): funziona come le piante sostanzialmente, grazie al processo della fotosintesi. Dunque cattura anidride carbonica e rilascia ossigeno attraverso l’uso di un piccolo serbatoio d’acqua e l’azione dei pedali che produrrà energia. Per ora ha vinto il prestigioso premio Red Dot Design Award per l’eccellente concept progettato.
– Bendy Bike: ideata dallo studente inglese Kevin Scott, questa bici ha la struttura centrale pieghevole, permettendo di piegare la bici in due e di muoversi flessibilmente in caso di curve.
– Booomers bamboo Bikes: l’azienda americana Boomers produce bici in bambù, fibra di sisal locale e altri materiali ecologici, dando anche lavoro ad alcune popolazioni del Ghana e contribuendo all’uguaglianza di genere, grazie alle loro specifiche politiche aziendali.
– Bjorn Bikes: queste bici hanno la struttura metallica fatta per il 60% con acciaio inossidabile riciclato, risparmiando anche sul design dell’asse. Le impugnature sono prodotte con materiale completamente riciclato. Anche l’imballaggio e il trasporto sono sostenibili.
– Rizoma Metropolitan Bike: prodotta in Italia, con fibra di carbonio e alluminio, questa bici pesa solo 8 kg e il suo design innovativo privo di montante è il suo punto di forza insieme alla sua robustezza.
– Pashley: azienda inglese che risale al 1926 e che opera su piccola scala per concentrarsi sulla qualità, le sue bici sono fatte a mano da artigiani professionisti. È sempre rimasta legata alla sua terra ed infatti anche le aziende che la supportano sono britanniche.
– Sadler Bike: prende il nome dal suo ideatore Sada Gianluca. È una bici in carbonio che entra in un zaino, tutta italiana ma non ancora in commercio. La sua particolarità è quella di avere ruote prive di raggi.
Questi sono solo alcuni dei numerosissimi modelli di bici creati, altri sono addirittura in cartone! Unendo bike sharing e ecobiciclette, come si sta già facendo, con un numero crescente di persone che usa questo servizio, i risultati di sostenibilità crescerebbero a dismisura, come già attestato in alcune città del mondo. Google, per esempio, ha personalizzato delle bici con i colori del suo brand per far spostare i suoi dipendenti all’interno della loro sede californiana.
I treni sono i mezzi di trasporto più sostenibili?
Secondo lo studio europeo del 2020 “Transport and Environment Report”, il treno è il mezzo di trasporto su strada più sostenibile, rispetto ad aerei e navi. Prendendo come esempio Ferrovie dello Stato, il gruppo FS sta attuando delle politiche volte alla riduzione degli sprechi, soprattutto di acqua, e al recupero di materiali come ferro, legno e cemento. Ha come obiettivo futuro quello di diventare carbon neutral entro il 2050.
Uno dei modelli sostenibili di Trenitalia (gruppo FS), è il Frecciarossa 1000, che è stato alleggerito rispetto al modello ETR 500. La sua nuova forma, più slanciante, ha permesso di ridurre il suo impatto ambientale, insieme ad ulteriori migliorie (ad esempio l’azione frenante ridona energia alla rete e i materiali da costruzione sono riciclati e riciclabili). I treni regionali di nuova generazione sono invece riciclabili per il 97%.
Un’altra grande innovazione che cambierà il trasporto ferroviario di tutto il mondo, sarà quella dei treni ad idrogeno a 0 emissioni di CO2. Dovrebbe arrivare in Italia, nel 2023, il treno Coradia iLint dell’azienda francese Alstom. Sarà usato per lo più per tratte brevi e in sostituzione delle linee su cui ora viaggiano treni a diesel, è lungo 54 metri e può arrivare fino ai 140 Km/H. È poi molto silenzioso, grazie allo scarico di vapore e acqua condensata. Verrà testato per ora in Lombardia, Umbria, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna. Altri Paesi europei lo adotteranno, come Germania (di cui alcuni treni già in servizio) e Austria.
Nel seguente video viene descritto e spiegato il funzionamento di questo modello di treno:
Un altro innovativo modello di treno è quello a levitazione magnetica, il MagLev, già in uso in Cina dal 2004, che arriva ai 500-620 Km/H e si sta studiando per farlo arrivare agli 800 Km/H. Il treno è sospeso a pochi centimetri dalle rotaie e la sola forza contraria è l’aria. Anche i guasti tecnici sarebbero dunque minori.
Gli aerei potranno essere mezzi di trasporto sostenibili?
Il settore dell’aeronautica non poteva essere escluso dal cambiamento green. Una delle compagnie che si sta impegnando di più dal punto di vista della sostenibilità è EasyJet, che ha ridotto e sta riducendo le emissioni puntando allo 0. Per questo ci vorranno però ancora degli anni.
Altro esempio è la compagnia aerea brasiliana Azul che, in partnership con l’azienda di aeroplani Lilium, ha in progetto di realizzare entro il 2025 una rete di aerei elettrici eVTOL.
L’azienda Airbus, che costruisce aerei dal 1969, sta realizzando un prototipo di aereo che si chiamerà ZEROe che andrà ad idrogeno. Si dovrà però attendere almeno il 2035 per vederlo.
Oltre alla struttura e al design, la sfida di questo settore è quella di trovare un carburante ecologico ma anche economico. Lufthansa sta usando per esempio il karosene biosintetico. Userà poi il PtF, Power to Liquid, ancora in fase di produzione in Germania. Sarà probabilmente il carburante futuro degli aerei, insieme ai combustili a base elettrica.
Sicuramente il settore aeronautico è indietro rispetto agli altri settori, ma col tempo anche’esso diventerà ecosostenibile.
Come utilizzeremo i mezzi di trasporto sostenibili nel futuro?
La pandemia e il conseguente adattamento al lavoro da remoto hanno portato e porteranno cambiamenti nella nostra mobilità e al modo di organizzare le nostre giornate, quindi per esempio una persona che prima prendeva la macchina per recarsi al lavoro, ora non ne avrà più bisogno; al contrario, chi ha più tempo ora, perché deve recarsi al lavoro con meno frequenza, potrà utilizzare la bicicletta o i mezzi pubblici, o perché no, i servizi di sharing mobility.
Non sono stati citati in questo articolo, ma anche monopattini, auto e barche, se sostenibili, sono eccellenti mezzi con cui spostarsi o per trasportare merci. Si tratterà del tema in un prossimo articolo.
Anche l’Europa nel suo Green Deal ha tra gli obiettivi quello di effettuare il 75% dei viaggi per merci su trasporti ferroviario e navale invece che su gomma. Tornando al gruppo FS, questi hanno come obiettivo quello di prelevare il 5% degli spostamenti che avvengono attualmente su auto per dirigerli verso l’uso della mobilità condivisa.
E tu, quale mezzo di trasporto ecologico preferisci utilizzare?
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